venerdì 24 dicembre 2010

Le maglie nuove non bastano.

4a. giornata: Asd Niù Lizard - Nuova Fattoria Chiesanuova 1-3
Il secondo match casalingo vede il Niù Lizard capitolare 3-1 contro la Nuova Fattoria Chiesanuova: nemmeno il talismano delle tanto anelate maglie nuove riesce a preservarci da una nuova sconfitta.
Contrariamente alle cattive consuetudini l’inizio gara non è poi così stentato: ne esce una prima frazione di gioco equilibrata che ci vede spuntarla con un 25-23.
Non avremo pensato di aver già vinto vero? Il secondo set è caratterizzato da un inizio in salita: 0-4 prima, 1-6 poi. Qualche discussione per le decisioni arbitrali ma anche qualche nobile gesto di far play, tanto da una parte quanto dall’altra: tocco a muro auto-accusato e la correzione di una palla chiamata fuori vengono in soccorso all’arbitro.
Si segnala la standing ovation per un grande muro di Silvietta su attacco maschile, ma è un fuoco di paglia: il gap creato ad inizio set non viene più colmato.
La terza frazione è, purtroppo, analoga alla precedente: proviamo a scuoterci sfruttando il doppio cambio al centro e mescolando le carte sulle ali ma anche l’attacco a tre non da i frutti sperati.
Le cose sembrano girare per il verso giusto all’inizio del set successivo, la speranza di giocarci il tie break non sembra così remota ma il break iniziale 6-3 è ribaltato in un 6-7. L’ inizio di un lento quanto inesorabile declino, fino a subire un contro break di 4 punti che rendono gli avversari imprendibili fino all’amara conclusione con due falli di posizione.
Riconosciuti i meriti degli avversari, che dimostrano di aver assorbito bene il cambio della diagonale palleggiatrice-opposto e mettono in mostra i miglior giocatore della finale dello scorso anno, tra i nostri demeriti l’incapacità di approfittare di una loro serata non molto felice in ricezione.
Un Niù Lizard in cui mancano un po’ di punti in attacco, la precisione in ricezione e con troppi errori su battute non forzate: la cattiveria vista solo a sprazzi non basta, si viaggia a corrente alternata tra cose buone ed altre molto meno pregevoli, un bel recupero è spesso seguito da una clamorosa disattenzione che lo rende vano.
In allegato alcuni pregievoli scatti dell'evento opera di Jalo versione paparazzo

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