The Butterfly Effect - Niù Lizard 3-0
Giusto per riprendere da dove ci eravamo lasciati il primo commento non può che essere questo.
Trasferta amara in quel di Brescia, palestra stile Violino che avevamo già calcato ai tempi dei nostri esordi nella UISP che riserva una sconfitta netta e meritata per un Lizard lontano parente di quello visto in campo solo una settimana prima.
Partenza tutta in salita - sotto 1-6 - frutto di errori in ricezione, in distribuzione, in attacco, in copertura… insomma difficile fare peggio. Approccio alla gara a dir poco problematico: l’intero sestetto non riesce a scuotersi e ritrovarsi, fatica anche nelle giocate “elementari”, finisce pure col perdere di vista le posizioni in campo e stenta a trovare dei punti di riferimento efficaci in attacco. Affiora così anche del nervosismo, per via di alcune discutibili scelte arbitrali – a conti fatti ininfluenti sull’esito della gara – ma comunque dubbie. Certo non giova al direttore di gara l’assenza del famigerato seggiolone cui avvicinarsi per esporre le proprie rimostranze: la partita è diretta dalla tribuna, a fianco dei pochi spettatori, fatto quanto meno anacronistico che non trova eguali nel nostro passato e fa rimpiangere l’arbitro incastrato tra rete e muro di violiniana memoria. Una su tutte tra le interpretazioni per cui al primo tocco “non esiste più il fallo”: regole nuove alla mano sarà pure venuta meno la “trattenuta” sul primo tocco, ma continua ad essere fallo quando la palla è di fatto bloccata e rilanciata. E’ sul confine, forse sottile ma sostanziale, tra trattenuta e bloccata che entra in gioco la valutazione discrezionale: certo deve pur essere pallavolo e non pallamano o palla bollata…
Timidi segnali di risveglio verso metà set, con un mini break che ci consente di riuscire a ridurre le distanze, ma è una vana illusione.
Nervosismo che non svanisce nemmeno nella seconda parte di gara, ma si auto alimenta, dettato soprattutto dalle difficoltà e dal non riuscire in ciò che “normalmente” riesce: una serata storta che rischia di diventare una serataccia quando siamo sotto di dieci a metà del secondo set.
Padroni di casa che, da par loro, non mollano un colpo affidando buona parte degli attacchi ad un solo elemento, senza dubbio di un’altra categoria... di quelli che vien da chiedersi che ci fa nel misto uisp con la rete a 2.30?!
Lizard in stato confusionale che non riesce più a trovare il bandolo della matassa: capitoliamo nuovamente in modo ancora più netto. Il mister corre ai ripari con qualche cambio ed ad inizio del terzo set si vede, finalmente, un po’ di equilibrio in campo. Ora si gioca punto su punto e riusciamo pure a prenderci un po’ di vantaggio trascinati da un ottimo Mighé, l’unico in grado di raggiungere le quote del lungagnone dall’altro lato della rete: caricato da tre belle stampate sul marcantonio avversario, si rivela anche il più efficace in attacco grazie alla sua proverbiale croce e delizia niente braccino.
Proprio quando il set sembra ben indirizzato finiamo con sprecare tutto: il passaggio a vuoto non è interrotto dal time-out discrezionale e ci conduce dal 19-15 al 20-21, con ogni speranza di rimonta che si sgonfia inesorabilmente nel finale.
Un avversario di tutto rispetto, una serata sottotono di molti, una palestra che non permette di spingere in battuta ed in cui risulta difficile ritrovarsi con le dimensioni ed ecco servita la prima cocente delusione stagionale.
Ora ci aspetta un trittico di sfide senz'altro impegnative: Chiesanuova e Violino, entrambe a punteggio pieno dopo tre gare, e la nostra bestia nera SMV… speriamo di ritrovare da subito il Lizard migliore per ricominciare a fare punti e soprattutto tornare a divertirci.