Tornano le recensioni alle partite, più volte procrastinate
in attesa di un successo, ora sperando scaramanticamente di esorcizzare il
trend negativo di eventi e risultati.
Ripercorriamo quindi la serie di sfortunati eventi (giusto per
parafrasare il titolo di un film) che hanno portato all’attuale amara inedita
situazione di classifica.
Lecito parlare di sfortuna per certi versi, tanto che – voci
vicine alla società – prevedono che il consueto appuntamento con il beach
volley di Bibione, potrebbe essere sostituito da un pellegrinaggio a Lourdes.
Malasorte, ma non solo, con una sana dose di auto critica sappiamo che c’è
anche una significativa componente di nostri demeriti.
Proviamo quindi a ripercorrere la serie nera, a tratti con
qualche sfumatura di grigio, confidando che si tratti di un “cerchio che si
chiude” durato apputo dall'infausta trasferta al villaggio Violino alla recente sfida casalinga, e auspicando ora in un’inversione di rotta.
1) Violino – Niù Lizard: 3-0 (25/16;25/17;25/14)
da archiviare come una serata storta, forse abbiamo raccolto
meno di quanto seminato, condizionati da momenti di confusione in campo pagati
pesantemente per l’abilità di un avversario cui non bisogna concedere la minima
distrazione. Resta la convinzione di aver affrontato una delle formazioni più
complete e con le individualità più forti del campionato: partita “da ricordare”
per evitare di ripeterla.
2) Palazzolo – Niù Lizard: 3-0 (25/17;25/23;26/24)
Altra sconfitta secca, senza successi parziali, ma maturata
in modo ben diverso rispetto al match precedente. La prima frazione di gara ci
vede colpevolmente assenti: il risveglio avviene dal secondo set in poi, ma –
come testimoniano i parziali – manca sempre il colpo di reni in dirittura
d’arrivo.
3) Niù Lizard – SMV: 1-3 (21/25;25/23;19/25;18/25)
Pronti-via e siamo di nuovo sotto 1-0. Seconda frazione
shock e sveglia che suona sul 4-12 per l’SMV: ciò che è improbabile non è
impossibile. Niù Lizard che rimonta e guadagna un insperato successo parziale
ristabilendo la parità. Ma è un fuoco di paglia: il risultato finale rispecchia
quanto visto in campo e premia una SMV più ordinata, compatta e precisa dei
padroni di casa.
4) Chiesanuova-Niù Lizard NON DISPUTATA per pioggia
Non vedevamo l’ora di giocare questa partita: con alle
spalle tre sconfitte, più che mai volevamo far nostro il vecchio adagio “anno
nuovo vita nuova”. L’occasione di riscatto è – ahinoi – da rinviare: l’ingresso
in palestra ci riserva la sorpresa di tre secchi a fondo campo e non c’è
alternativa al rinvio della gara.
5) Degeneration-Niù Lizard 3-2
(25/20;25/21;18/25;18/25;15/13)
Gli avversari, determinati e grintosi, sin dalle battute
iniziali ci mettono alle corde: Niù Lizard che da par sua impiega due set ad
entrare in partita con tutti gli effettivi. La rimonta rimane incompiuta e si spegne proprio nelle
battute finali quando – con il pallino in mano – sul 13/11 subiamo il parziale
di 0/4 che decreta una nuova amara sconfitta. Toccato il fondo della classifica non ci resta che darci una
spinta per risalire.
6) Lonato – Niù Lizard 3-0 (25-20, 26-24, 25-17)
Agognata spinta che non arriva: ma sono altri tre schiaffi e
zero punti in classifica. Prima frazione di gara equilibrata in cui paghiamo
una pausa sul 20-20: avversari pronti ad approfittarne e chiudere agevolmente
il parziale. Il secondo set è ben giocato e ci vede avanti 24-21: due palle set
sciupate ed a nulla vale il time out. Subiamo la rimonta al fotofinish, arenati
sul 24, non riusciamo più a metter giù una palla e capitoliamo nuovamente. La
terza frazione ci vede condizionati da nervosismo e dal non riuscire a
“resettare” la disfatta del finale di set precedente, contro un Lonato che
mette in mostra tutto il suo potenziale.
7) Niù Lizard – Leonessa 3-2 (23-25, 17-25, 25-22, 25-18,
15-9)
Le nostre partite contro la Leonessa iniziano sempre
quando siamo sotto 2-0: risultato in fotocopia rispetto all’andata, con qualche
sofferenza in meno nei parziali vinti. Una boccata d'ossigeno dopo una serie di sconfitte senza precedenti e due punticini utili alla causa ed allo spirito.
8) Castelmella –
Niù Lizard 3-0 (25-22, 26-24, 26-24)
Scontro
salvezza che si preannuncia come la classica partita da vincere: Lizard che paga
forse il "sentire” troppo la partita e mostra sin dalle battute iniziali il suo
lato peggiore. Contratti, indecisi, timorosi: non è “mancanza di coraggio”, di
convinzione, anche se nei momenti chiave ricompare il famoso braccino del tennista
mutuato per la pallavolo. Il fantasma della retrocessione assume consistenza umana, specie se si paga dazio negli scontri diretti.
9) Niù Lizard – Violino 3-2
L’incontro testa-coda della classifica è la sfida in
cui “non abbiamo nulla da perdere”: sappiamo di non poter concedere nulla per
poter ambire ad un risultato positivo e ci dimostriamo subito aggressivi e
determinati. Un pizzico di quella buona sorte spesso nemica ci assiste e nei
momenti decisivi non ci manca il colpo del ko. Avanti 2-0 con un doppio 25-23
intravediamo la possibilità di un successo da tre punti, ma il Violino non è mai
domo e tira fuori grinta e qualità che spiegano la posizione in classifica. Tie
break equilibrato deciso dalla serie positiva al servizio di Clara per un
successo fondamentale per il morale: continuiamo a guardare la classifica dal
basso, ma con un altro spirito!
Rimaniamo agganciati al treno salvezza, ma sarà fondamentale continuare a raccogliere punti: ci siamo convinti, e le recenti gare ne sono la prova, di poter al tempo
stesso vincere e perdere contro chiunque. Molto dipende da noi, dalla
mentalità, dall'atteggiamento, dallo spirito: in quest'ultimo un doveroso ringraziamento va al pubblico (Lizard supporters in primis) che - nonostante i risultati poco entusiasmanti" - non ha mai fatto mancare mai il proprio sostegno... insieme... continuiamo così!!
Non c’è nessuno che può schiacciare se non c’è un altro che alza,
nessuno che può alzare se non c’è un altro che ha ricevuto la battuta
avversaria. Una fastidiosa interdipendenza che tanto è fondamentale per lo
sviluppo del gioco che rappresenta una perfetta antitesi del concetto con cui
noi siamo cresciuti e che si fondava sulla legge: ‘La palla è mia e qui non
gioca più nessuno’. Infine ci si mette anche il punteggio e il suo continuo riazzeramento alla fine di ogni set.
Ovvero, pensateci: hai fatto tutto benissimo e hai
vinto il primo set? Devi ricominciare da capo nel secondo. Devi
ritrovare energia, motivazioni, qualità tecniche e morali. Quello che hai fatto
prima (anche se era perfetto) non basta più, devi rimetterlo in gioco. Viceversa, hai perso il set precedente? Hai una nuova
oggettiva opportunità di ricominciare da capo.