Per il resto siamo al completo, salvo Paola, da considerarsi ormai latitante, e Pelle che si fa desiderare in attesa dell'esordio casalingo. Partita seguita a fianco della mascotte: questa volta mi sono sforzato di farlo con più attenzione, appuntandomi qua e là eventi più o meno significativi.
Arriva il momento dell'aggancio: il set è in bilico dal 12-12 fino al 19-19, persino gli errori in battuta si equivalgono. Eccoci a giocarci la vittoria sul 23-23: palla da Pica a Stefy senza muro e punto!! 24-23 Ricezione perfetta di Ste e palla di nuovo per lui dal centro 25-23.
Il secondo set ricomincia sulla falsariga del primo, se non meglio. Noe a muro due volte consecutive: uno riuscito, uno solo sporcato, ma che ci permette di attaccare di nuovo. Je riesce a gestire in modo efficace delle palle difficili, Ste attacca 4 palloni dal centro con successo, le battute della Picca sul loro libero si rivelano insidiose e fruttuose.Ci portiamo così facilmente sul 14-9, vien da pensare di aver in pugno la partita, ma non bisognerebbe farlo perchè proprio in quel momento arriva il blackout che non t'aspetti.Marco sbaglia tre attacchi consecutivi, bravura degli altri e demeriti nostri equamente divisi, ci raggiungono sul 14-14: sembra del tutto inutile pure il time out, quando prende quella piega la partita, in modo del tutto inspiegabile, sembra di non riuscire più a raddrizzare le cose. L'apice è l'ormai famoso mia-tua: una battuta "normale" lasciata cadere tra due che stanno a guardarsi senza muoversi, come pietrificati. 14-19 altro timeout: SVEGLIAAAA!! Ci scuotiamo, grazie anche alle battute al salto di Je, una col prezioso aiuto del nastro; un pizzico di fortuna nei momenti decisivi non guasta, li abbiamo quasti riacciuffati: 17-19. Ma è solo un'illusione, innervositi da qualche discutibile scelta arbitrale e dai mormorii in campo, la distanza rimane invariata, ma i punti aumentano: 19-22. Finisce mestamente 21-25, con i soliti 8-9 punti regalati agli avversari, di cui non si sentiva certo il bisogno.
Il quarto set non sarebbe nemmeno da commentare: calo psicologico, fisico o entrambi? Di certo gli scambi lunghi dei set più combattuti si fanno sentire, non chiudere subito gli attacchi porta un dispendio di energie che si paga e si ravvisa nelle gambe e nella scarsa lucidità visti in campo nel finale. Bravi gli altri ad approfittarne, senza dubbio con merito: 15-25
Ora ci attende, La Fenice, lo spunto ideale per chi deve provare a risorgere dalle proprie ceneri: dobbiamo cercare di raggranellare più punti possibili a partire dalla prossima proibitiva trasferta in casa della capolista. Aspettiamo poi fiduciosi lo scontro diretto decisivo con il Valtrompia, vincere potrebbe non bastare, ma sarà fondamentale per continuare a sperare nel quarto posto.