Il venerdì sera fa registrare la prima battuta d'arresto per la nostra squadra in quel di Bovezzo. Formazione iniziale pressoché confermata rispetto all'uscita precedente, memore del vecchio adagio "squadra che vince non si cambia: l'unico inserimento è quello di Morron dal primo minuto, a causa dell'assenza di Cau all'estero per motivi di lavoro. Il sestetto base vede quindi me tra i pali, Morron al centro con Pino e Franco sulle fasce, Mauro a centrocampo e Dani all'attacco.
La partenza è in quello stile Lizard che bisogna cercare di modificare al più presto: sonnecchiante, timida, tanto che dobbiamo subire il gol per svegliarci ed entrare in partita. Il primo gol, a dir la verità, è frutto di una buona giocata di un avversario che a difesa schierata riesce a saltare l'uomo ed a crearsi lo spazio per calciare: quando vedo partire la palla è troppo tardi e la sfera si infila nell'angol alla mia destra 1-0.
La partenza è in quello stile Lizard che bisogna cercare di modificare al più presto: sonnecchiante, timida, tanto che dobbiamo subire il gol per svegliarci ed entrare in partita. Il primo gol, a dir la verità, è frutto di una buona giocata di un avversario che a difesa schierata riesce a saltare l'uomo ed a crearsi lo spazio per calciare: quando vedo partire la palla è troppo tardi e la sfera si infila nell'angol alla mia destra 1-0.
C'è troppa insicurezza, pressapochismo, paura di giocare il pallone a terra: spesso alla giocata più facile si preferisce il colpo ad effetto a maggiore difficoltà o strane e cervellotiche soluzioni. Insomma un Lizard che non riesce ad ingranare e subisce una seconda rete a causa di una distrazione in compartecipazione tra Pino e Morron: dalla nostra fascia destra l'avversario può avanzare indisturbato con campo libero e solo davanti a me non sbaglia. 2-0
E' una vera batosta per il morale la terza rete dei locali: punizione non irresistibile dal limite dell'area, faccio un passo verso la barriera anticipando la soluzione a girare e sono colpevolmente battuto da un rasoterra sul mio lato. 3-0
Non bastano i campanelli d'allarme più volte suonati: pochi minuti più tardi, azione in fotocopia del 2-0, ma questa volta riesco ad uscire in tempo ed a bloccare l'avversario, sia pur subendo un colpo alla coscia.
Solo negli ultimi minuti della prima frazione, la partita sembra prendere lentamente una svolta: Dani riesce a liberarsi al tiro in qualche occasione, ma è il palo o una smanacciata del portiere a negargli la soddisfazione del gol.
Gol che arriva, meritatamente, con un beffardo pallonetto di Pino: al solito ci riescono meglio le cose più difficili e male quelle semplici 3-1 e partita che si riapre.
Al riposo proviamo a riorganizzare le idee e quello che si ripresenta in campo è un Lizard più ordinato, più compatto, più volitivo anche se sembrano sempre mancare un po' di calma, di idee, di lucidità. Le occasioni per accorciare ulteriormente le distanze non mancano: l'improvvisato portiere locale travolge Dani in uscita, intervento che l'arbitro valuta come uno scontro fortuito di gioco e non sanziona con la massima punizione. Pure la fortuna, amica nella precedente prestazione, sembra averci voltato le spalle: qualche buona occasione per calciare a rete sprecata malemente con tiracci che finiscono fuori dallo specchio, una traversa e su tutti una clamorosa occasione capitata tra i piedi di Pino. Il nostro numero 7 è abile a superare l'estremo difensore con un "sombrero" all'altezza del dischetto di rigore dopodichè a porta sguarnita anziché appoggiare in rete preferisce la soluzione di forza spedendo il pallone incredibilmente alto sopra la traversa. Il nervosismo e la frenesia si fanno palpabili e conducono spesso ad errori di misura dovuti all'eccessiva precipitazione: i grattacapi vengono sempre dalla fascia destra, sono costretto ad uscire fuori area con una scivolata "alla disperata" per interrompere sul nascere una nuova giocata simile all'occasione del secondo gol. Subentrano nell'ordine Vito per Morron, Francesco per Mauro e Rocco per Pino: energie fresche ed idee, risorse che forse si potevano gettare nella mischia prima, e che conducono faticosamente al secondo gol. E' proprio l'esoridente Francesco che, a seguito di un'azione insistita, proprio quando sembrava persa, riesce a trovare uno spiraglio da fondocampo sulla destra: 3-2 e ancora 4 minuti di fuoco da giocare.
Assalto all'arma bianca? Non proprio: gli avversari sono bravi a spezzare il ritmo, a far scorrere i secondi, anche se li mettiamo sotto pressione e ci vuole di nuovo una traversa colpita da Rocco per toglierci la gioia del pareggio. Il triplice fischio segna la fine dei giochi: resta l'amarezza di aver perso una partita che si poteva benissimo fare nostra e la sensazione di aver saldato il debito con la sfortuna accumulato in occasione dell'esordio stagionale. Ora ci aspetta l'impegno casalingo con il Borgo San Giacomo: io sarò assente, ma so che sarò ben sostituito da Michele, speriamo solo che in questa occasione, sia tutta un'altra musica!