sabato 6 febbraio 2010

Segnali di risveglio, ma non basta.

ASD LIZARD – LA PIADINERIA TBE 1-3

Avvio di gara al solito un po' contratto, ma lavorando punto dopo punto rosicchiamo il margine di vantaggio iniziale conquistato dagli avversari fino a trovarci in vantaggio 20-16. Set chiuso? Ahimé no... tutt'altro! Un paio di errori e forse pure quel "braccino" che condiziona certe giocate: la Piadineria non si fa certo pregare e ne approfitta chiudendo in rimonta 21-25.
La seconda frazione è equilibrata, ma pesantemente condizionata dai numerosi errori al servizio: regalare 7 punti per battute sbagliate ci porta verso una nuova inevitabile sconfitta, maturata nonostante tutto con uno scarto esiguo.
E' solo nel terzo set che riusciamo a giocare come sappiamo: confortanti segnali positivi di risveglio in prospettiva futura, trascinati da una Silvietta versione super che si conferma uno dei migliori attacchi-donna del nostro campionato.
Si tratta però di un fuoco di paglia, perché nella successiva frazione gli avversari riprendono il comando mostrando alcune buone individualità e di meritare l'attuale posizione in classifica.
Fatto il dovuto plauso alla squadra affrontata, una formazione compatta, affiatata, con le qualità per dare filo da torcere al Chiesanuova, rimane da parte nostra l'amara sensazione di poter fare molto di più.
Essere in svantaggio di 3-4 punti non significa aver già perso, così come pochi punti di scarto in più a nostro favore non è sinonimo di vittoria in tasca: a riprova le numerose, più o meno clamorose, rimonte effettuate e/o subite, in questi anni.
Se infilare una serie di vittorie (come ad inizio anno) genera facili entusiasmi, è altrettanto normale che dopo questa fase negativa, all’opposto, subentrino un minimo di sconforto e di tensioni. Incertezza che genera incertezza, pure qualche malumore, mugugni, spifferi da spogliatoio; facile essere felici nelle vittorie ma nelle difficoltà (sportive) si mostra la forza di un gruppo.
Non si tratta di dover vincere ad ogni costo, a riguardo mi sembra sufficientemente esplicativo il claim in testa al blog, ma di saper perdere mettendo in campo tutte le qualità e le energie che abbiamo senza perdere di vista lo scopo di divertirsi.
Una sconfitta così maturata è certo meno difficile da digerire...finché la palla non cade non è punto, più utile di molte parole, una dimostrazione sul tema: cliccareQUI
Lunedì affrontiamo quel Violino che ben conosciamo, dopo averlo più volte incrociato in questi anni, non ultima la semifinale dello scorso anno... proprio in quella palestra tradizionalmente difficile: speriamo che sia tutta un’altra musica!

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