martedì 29 gennaio 2008

Il Mosaico S.r.l. - ASD Lizard 3-1.

Image Hosted by ImageShack.us
Il nostro capitano è assente a causa di una caviglia gonfia, frutto di uno scontro fortuito con me martedì in allenamento. Pure io mi chiamo fuori, dopo l'incontro ravvicinato con Marco alias ballerino (Guido docet), per la serie per fortuna che uso i parastinchi.
Per il resto siamo al completo, salvo Paola, da considerarsi ormai latitante, e Pelle che si fa desiderare in attesa dell'esordio casalingo. Partita seguita a fianco della mascotte: questa volta mi sono sforzato di farlo con più attenzione, appuntandomi qua e là eventi più o meno significativi.




In partenza un attacco fuori e uno murato di Je, che si riprende prontamente e si riscatta con due battute al salto. 3-4 Un attacco di Ste dal centro in seconda linea, del tipo ma sì lasciami picchiare 'sta palla, a seguire anche qualche buona difesa che ci permette di ricostruire. Al primo cenno di protesta il giovane arbitro, dall'alto della pericolante cavallina addossata alla rete, tuona: Sono quattro anni che arbitro non voglio più sentire una parola! e così calò il silenzio. 5-8 Dal resto quel fischetto gli conferisce tutta questa autorità, meglio non andare allo scontro ed accettare un arbitraggio "fantasioso ed inusuale", indistintamente per entrambe le parti. Due attacchi di Ste dal centro, da Niente paura, nonostante due centrali ad aspettarlo e ci riportiamo sotto: 8-10.
Arriva il momento dell'aggancio: il set è in bilico dal 12-12 fino al 19-19, persino gli errori in battuta si equivalgono. Eccoci a giocarci la vittoria sul 23-23: palla da Pica a Stefy senza muro e punto!! 24-23
Ricezione perfetta di Ste e palla di nuovo per lui dal centro 25-23.

Il secondo set ricomincia sulla falsariga del primo, se non meglio. Noe a muro due volte consecutive: uno riuscito, uno solo sporcato, ma che ci permette di attaccare di nuovo. Je riesce a gestire in modo efficace delle palle difficili, Ste attacca 4 palloni dal centro con successo, le battute della Picca sul loro libero si rivelano insidiose e fruttuose.Ci portiamo così facilmente sul 14-9, vien da pensare di aver in pugno la partita, ma non bisognerebbe farlo perchè proprio in quel momento arriva il blackout che non t'aspetti.Marco sbaglia tre attacchi consecutivi, bravura degli altri e demeriti nostri equamente divisi, ci raggiungono sul 14-14: sembra del tutto inutile pure il time out, quando prende quella piega la partita, in modo del tutto inspiegabile, sembra di non riuscire più a raddrizzare le cose. L'apice è l'ormai famoso mia-tua: una battuta "normale" lasciata cadere tra due che stanno a guardarsi senza muoversi, come pietrificati. 14-19 altro timeout: SVEGLIAAAA!! Ci scuotiamo, grazie anche alle battute al salto di Je, una col prezioso aiuto del nastro; un pizzico di fortuna nei momenti decisivi non guasta, li abbiamo quasti riacciuffati: 17-19. Ma è solo un'illusione, innervositi da qualche discutibile scelta arbitrale e dai mormorii in campo, la distanza rimane invariata, ma i punti aumentano: 19-22. Finisce mestamente 21-25, con i soliti 8-9 punti regalati agli avversari, di cui non si sentiva certo il bisogno.

Difficile cancellare la delusione, l'inizio del terzo set non è certo dei migliori; pure io, a vederlo da fuori, mi sono innervosito e non mi sono più appuntato nulla, se non un attacco-punto della Stefy che segna l'inizio della riscossa e ci porta sul 7-6. Set giocato alla pari, abbiamo sempre qualche punto di vantaggio, superiamo i 20 avanti di tre punti ma proprio nel momento cruciale ci perdiamo: raggiunti e superati al fotofinish 24-26.

Il quarto set non sarebbe nemmeno da commentare: calo psicologico, fisico o entrambi? Di certo gli scambi lunghi dei set più combattuti si fanno sentire, non chiudere subito gli attacchi porta un dispendio di energie che si paga e si ravvisa nelle gambe e nella scarsa lucidità visti in campo nel finale. Bravi gli altri ad approfittarne, senza dubbio con merito: 15-25

Il Mosaico ci ha fatto a pezzi (erano anni aspettavo di pubblicare questa battuta... ahahah) Non ci resta che provare pazientemente a ricomporci, partendo dal contorno, sapendo che ne uscirà un risultato migliore perché l'immagine sulla scatola non ci rende giustizia, siamo molto meglio!
Ora ci attende, La Fenice, lo spunto ideale per chi deve provare a risorgere dalle proprie ceneri: dobbiamo cercare di raggranellare più punti possibili a partire dalla prossima proibitiva trasferta in casa della capolista. Aspettiamo poi fiduciosi lo scontro diretto decisivo con il Valtrompia, vincere potrebbe non bastare, ma sarà fondamentale per continuare a sperare nel quarto posto.

4 commenti:

  1. Ma di che partita si sta parlando?

    RispondiElimina
  2. ora va meglio credo...
    quella che hai letto era solo la bozza!!

    RispondiElimina
  3. In effetti ora si capisce, certo che quella del mosaico che vi ha fatto a pezzi fa il pari con "la ragazza dalla doppia nazionalità"... VS

    RispondiElimina
  4. ed è solo la prima di una lunga serie... contaci!!

    RispondiElimina

Lasciate un commento!?