sabato 16 gennaio 2010

La sconfitta che non t'aspetti

Volley Folzano - Niù Lizard 3-2
Il primo match del 2010 a Montichiari ci vede riprendere da dove avevamo lasciato, cioè con un’amara sconfitta: una nuova battuta d’arresto, ma in realtà ben diversa nei contenuti e nelle modo in cui è maturata rispetto alla precedente.
Novità di serata, causa la confermata defezione del capitano, i due centrali uomo; di conseguenza Silvetta alla Steffy ed a completare i sei di partenza il confermatissimo Je, la rientrante Noe e Picca in versione capitano.
Un Niù Lizard che nel corso della partita avrà modo di mettere in mostra una compilation di vizi e virtù: una miscellanea di fortezza e fermezza con superbia ed accidia.
L'incontro si apre con un primo set grintoso, affrontato con determinazione, carattere, attenzione ed abnegazione: vittoria con discreto margine sugli avversari.
Nella seconda frazione i buoni auspici del precedente trovano ulteriore conferma ed enfasi: la squadra si impone in modo autoritario, senza difficoltà e sembra padrona del campo.
Sulle ali dell’entusiasmo il terzo set viene affrontato con una certa leggerezza e sufficienza, è combattuto quanto il primo, ma sono sempre gli avversari ad avere quei 3-4 punti di vantaggio che diventano irrecuperabili.
Staccata la spina diventa assai difficile riattaccarla, la quarta frazione ha un inizio shock: sull’1-4 chiamato il primo tempo tecnico, 3-9 e secondo tempo tecnico. A nulla valgono questi tentativi di “spezzare l’incantesimo” mentre il Folzano acquista sempre più fiducia ed entusiasmo: 9-20 con una decina di battute consecutive non necessitano di ulteriori commenti…
Andiamo a giocarci il tie break in una situazione psicologicamente sovvertita rispetto all’incoraggiante inizio partita e va finire che perdiamo… senza infamia (come per il precedente) e senza lode (come per il secondo).
Ci si interroga per trovare delle risposte ad un simile andamento della partita: la sosta dagli allenamenti? Un calo fisico e mentale? Le assenze? Più che risposte sembrano delle giustificazioni, delle attenuanti e non delle spiegazioni. Rimane il fatto, la cronaca di una partita inspiegabilmente dai due volti: bene interpretata nella prima parte e condizionata dai numerosi e banali errori in ricezione, al servizio, la mancanza di cattiveria o forse di reattività.
Tutti aspetti da imprimere bene nella memoria, giusto per evitare che possano ripetersi, onde evitare quello che è stato definito del coach il peggior set degli ultimi tre anni.
Direi che, per compensazione, urge offrire almeno uno dei migliori dell’anno: l’occasione di riscatto è la sfida con il Chiesanuova, lontana due settimane.
Poco male, ci sarà il tempo per provare a preparasi al meglio e, con il turno di riposo, di precipitare a vista d’occhio in quella classifica che, al momento, bisogna perdere di vista.

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